IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista
Il rapporto con i genitori condiziona le relazioni amorose?
L’attaccamento genitoriale può cambiare il nostro modo di vivere l’amore.
A un certo punto, mentre crescevamo, abbiamo sentito tutti parlare del famoso Complesso di Edipo, un concetto coniato dal filosofo Sigmund Freud Complesso di Elettra.
Senza addentrarsi troppo nella teoria freudiana, l’attacamento genitoriale, nonchè il loro modo di interagire sia tra di loro che con i propri figli influiscono sulla nostra vita adulta ed soprattutto il tipo di attaccamento genitoriale che le donne hanno con il padre (attaccamento genitoriale paterno) è probabilmente determinante per la scelta del partner o stessa vita di coppia.
Papà carismatico? Partner carismatico. Papà introverso? Partner introverso.
Inoltre
Anche se a ogni teoria corrisponde l’eccezione, molti psicologi sostengono che il rapporto con il padre e il tipo di attaccamento genitoriale condiziona non solo la scelta del partner ma anche l’andamento della la vita amorosa in una sorta di continuità generazionale.
In generale
Senza accorgercene, ci ritroviamo a replicare quelli che sono i comportamenti che abbiamo visto tra i nostri genitori: il loro modo di interagire, di comunicare, l’idea dell’amore, del matrimonio, della famiglia. Le portiamo tutte dentro di noi, e anche se inconsciamente, le facciamo rivivere nella nostra storia personale con i compagni che ci scegliamo.
Tuttavia
Non è tutto perfettamente replicato secondo uno schema preciso
“Anche quando diventiamo persone adulte, la nostra infanzia vive dentro di noi e si manifesta inevitabilmente attraverso”
Anche lo psicoterapeuta inglese John Bowlby aveva analizzato i rapporti figlio-genitore e aveva stilato la teoria dell’attaccamento, secondo cui, appunto l’attaccamento genitoriale che abbiamo nell’infanzia si manifesta quando ci relazioniamo con i partner della nostra vita, condizionandoci nella scelta e nei comportamenti.
Il consiglio che da la psicologa Shirani Pathak è quello di “non temere di provare il percorso psicologico.
Cosa possiamo fare per uscire da questa dinamica?
Indagare dentro se stessi è un duro lavoro che spesso è difficile da fare avendo uno sguardo coinvolto in prima persona. E anche senza ricorrere a degli incontri con uno psicologo, fa bene soffermarsi ad approfondire e analizzare il rapporto con i propri genitori.
L’atteggiamento giusto è quello di cercare di non mantenersi legati per sempre a quell’idea di rapporto, ma piuttosto farcene una che sia solo e unicamente nostra”.
IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista