IMPORTANTE
I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista
Gelosia: un sentimento o una malattia?
Di tutti i sentimenti, essa è probabilmente quello che nascondiamo di più a noi e agli altri.
La gelosia può essere normale se non supera determinate soglie comportamentali, emotive e di pensiero, sia in assenza che in presenza di una motivazione reale, o patologica se si presentano dei tratti eccessivi degli stessi.
Tuttavia essa se diventa frequente, sfiorando la patologia e/o anche l’ossessione, bisogna fare qualcosa per non rovinare la nostra vita e quella dei nostri cari.
Come nasce la gelosia?
La gelosia è un sentimento provocato generalmente dall’idea di poter perdere da un momento all’altro la persona amata e di essere abbandonati e che fa sperimentare a chi la vive la paura della separazione.
Una gelosia “sana” raggiunge livelli accettabili e fa sentire l’altro considerato, riconosciuto, amato e, in piccole dosi, aggiunge vivacità al rapporto stesso rinforzando anche l’intimità della relazione e si basa generalmente su un rapporto di reciprocità: io ti amo e mi fido fino a un certo punto di te, tu mi ami e ti fidi di me anche qui fino a un certo punto.
Essa, invece, diventa patologica quando si genera, anche in assenza di un evento reale, inventando una realtà inesistente e costruendo scenari di persone, situazioni e luoghi pressoché immaginari. Il geloso patologico vive in un continuo stato di estrema, sospettosità, controllo, paura irrazionale che sfocia spesso nell’angoscia e nell’abbassamento dell’autostima oltre ad essere caratterizzata da uno specifico quadro sindromico.
E’ ovvio che quando ci sono delle motivazioni concrete la gelosia normale aumenti notevolmente, però in questi casi ha aspetti diversi da quella patologica e non deve essere confusa con quest’ultima.
Il o la gelosa/o è un dipendente affettivo?
Inoltre anche la gelosia normale, potrebbe sfociare, se non gestita adeguatamente nella dimensione della gelosia patologica.
Inoltre quest’ultima potrebbe accompagnarsi alla dipendenza affettiva, anche se non sempre le due cose vanno di pari passo(infatti ci potrebbe essere dipendenza affettiva anche senza gelosia e viceversa) in cui vi è una paura violenta che provoca nel geloso/dipendente affettivo comportamenti esagerati di controllo nei confronti del partner che lo fanno sentire braccato, e, per fuggire alla ricerca di maggiore leggerezza, rischiano di far si che si potrebbe effettivamente mettere in atto il tradimento.
Uomo o donna: chi è il più geloso?
Probabilmente essa viene sperimentata in modo abbastanza equivalente, nell’uomo e nella donna. Ciò che probabilmente fa la differenza è la capacità di gestirne la parte dolorosa stessa, il disagio che provoca e le emozioni disturbanti ad essa legate.
Come considerare la gelosia e cosa fare?
Come combattere o gestire la gelosia?
Innanzitutto, il primo passo è quello di riconoscere di essere gelosi, subito dopo bisogna capire che questo sentimento sta creando dei problemi, altrimenti non servirà a nulla mettere in pratica questi consigli.
- Riconosci la tua gelosia
- Cerca di essere realista
- Migliora la tua autostima
- Dimentica il passato: reagisci così per colpa di qualche relazione del passato? Gira pagina e goditi il presente! Le esperienze negative hanno un aspetto positivo: possiamo diventare persone migliori se impariamo la lezione.
- Più comunicazione e dialogo
- Concentrati sugli aspetti positivi della tua relazione