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I contenuti di questa pagina non devono essere considerati come esaustivi e non vanno intesi come strumenti di autodiagnosi , automedicazione e autoistruzione. Per maggiori dettagli o in caso di situazioni di disagio consultare sempre uno specialista

Sempre più negli anni vale la teoria Calciocentrica: la terra non gira attorno al sole ma attorno a un pallone, al calcio.

Che lo si ami o meno, infatti, il calcio è il gioco che ci accompagna per tutta la vita, dalle prime pedate date ad un pallone in cortile (o in casa!), fino alle dispute tra tifosi di squadre antagoniste, agli sfottò, alle delusioni e alle esaltazioni provate per una sconfitta o una vittoria. Ed è per tale motivo che questo sport non è solo un gioco ma è anche un importante fenomeno sociale e psicologico che scandisce e condiziona l’esistenza di molti.

Ma perché proprio il calcio è diventato così importante?

Le ragioni sono semplici. Innanzitutto, perché richiede poche attrezzature (anche solo una palla) ed ha regole semplici acquisibili velocemente. Questo vuol dire che chiunque, nel suo piccolo, può praticarlo e, dunque, ne ha conoscenza diretta ed esperienza,  pratica il suo linguaggio, le sue regole. È, dunque, uno sport che consente continuamente all’appassionato di vivere simbolicamente ciò che avviene sul campo. Inoltre, è uno sport che permette di creare degli idoli che in qualche modo fomentano le masse e richiamano maggior pubblico. Infine, perché dà luogo ad un imponente giro di affari ed attira l’interesse di molti investitori. La pubblicità di cui gode il Calcio, lo ha reso, da semplice passatempo qual era, un argomento di discussione privilegiato ovunque, non solo nei vari bar e circoli.

Tutte queste ragioni hanno reso il Calcio un vero e proprio fenomeno sociale e psicologico ampiamente studiato. Il campo d’indagine può, essenzialmente, restringersi a 3 importanti manifestazioni:

-Il calcio come religione

-la manifestazion del calcio, ossia la sua “messa in scena” da parte di chiunque.

– l’ identificazione sociale attorno all’eroe-campione.

Quest’ultima è, senz’altro, la più sintomatica. L’identificazione è uno dei meccanismo di difesa più utilizzati, mediante il quale un individuo, per sfuggire al dolore della presunta mediocrità della propria esistenza,  plasma il suo modo di essere mutuando da un altro comportamenti e atteggiamenti.

L’evoluzione del calcio in fenomeno sociale ha sicuramente anche dei pregi: in un mondo che ha fatto dell’individualismo e  il suo credo, il calcio dà ancora la possibilità di creare una comunità, di sentirsi parte di qualcosa, sia come tifosi, quindi pensando al calcio come spettacolo. Del resto è un momento di grande convivialità e felicità quando ci si riunisce con amici e parenti davanti al televisore per vedere giocare la propria squadra.

Psicologia dello sport

Nell’ambito del calcio e dello sport in generale oltre quello che si è detto non si può non citare anche la psicologia dello sport che rappresenta quella disciplina che studia gli aspetti psicosociali degli sportivi in generale. In tal senso si possono trovare informazioni utili su wikipedia Psicologia dello sport

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